GALLIFEN 200 MG/ ML

Nazione: Italia

Lingua: italiano

Fonte: Ministero della Salute

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03-10-2022

Principio attivo:

FENBENDAZOLO

Commercializzato da:

HUVEPHARMA NV

Codice ATC:

QP52AC13

INN (Nome Internazionale):

fenbendazole

Composizione:

FENBENDAZOLO - 200 mg/ml

Confezione:

Tanica in HDPE da 2,5 L, Flacone in HDPE da 1 L, Tanica in HDPE da 5 L, Bottiglia in HDPE da 125ml

Tipo di ricetta:

Ricetta in triplice copia non ripetibile

Area terapeutica:

FENBENDAZOLE

Dettagli prodotto:

POLLI - POLLI - CARNE - 6 giorni - SOMMINISTRAZIONE IN ACQUA DA BERE; POLLI - POLLI - UOVA - 0 giorni - SOMMINISTRAZIONE IN ACQUA DA BERE; UCCELLI - FAGIANI - CARNE - 6 giorni - SOMMINISTRAZIONE IN ACQUA DA BERE; UCCELLI - FAGIANI - UOVA - 0 giorni - SOMMINISTRAZIONE IN ACQUA DA BERE; Non liberare fagiani per la caccia per almeno 6 giorni dopo la fine del trattamento.

Data dell'autorizzazione:

2019-10-01

Scheda tecnica

                                1
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE VETERINARIO
Gallifen 200 mg/ml sospensione orale per uso in acqua da bere per
polli e fagiani.
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 ml contiene:
PRINCIPIO ATTIVO:
Fenbendazolo
200 mg
ECCIPIENTI:
Sodio benzoato (E211)
3 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Sospensione orale per uso in acqua da bere
Sospensione bianco-biancastra.
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.1
SPECIE DI DESTINAZIONE
Polli.
Fagiani
4.2
INDICAZIONI PER L’UTILIZZAZIONE, SPECIFICANDO LE SPECIE DI
DESTINAZIONE
Trattamento dei polli infettati da
_Heterakis gallinarum _
(forme adulte)
_Ascaridia galli _
(forme adulte) o
_Capillaria obsignata (forme adulte)_
.
Trattamento dei fagiani infetti da
_Heterakis gallinarum _
(adulti)
4.3
CONTROINDICAZIONI
Non usare in casi di ipersensibilità al principio attivo o ad uno
degli eccipienti..
4.4
AVVERTENZE SPECIALI PER CIASCUNA SPECIE DI DESTINAZIONE
Prestare attenzione al fine di evitare le seguenti pratiche che
possono aumentare il rischio di sviluppo
di resistenza, con conseguente inefficacia della terapia:
●
l’uso troppo frequente e ripetuto per un lungo periodo di tempo di
antielmintici della stessa
classe terapeutica.
●
il sottodosaggio, che può essere dovuto alla sottostima del peso
corporeo dell’animale, la
somministrazione errata del prodotto, o l’inesatta calibrazione dei
dosatori (se presenti)
Casi clinici di sospetta resistenza agli antielmintici devono essere
ulteriormente investigati usando test
appropriati (es. Faecal Egg Count Reduction Test). Laddove i risultati
dei test indichino l’insorgere di
resistenza ad un particolare antielmintico, deve essere utilizzato un
medicinale appartenente ad
un’altra classe farmacologica e avente un diverso meccanismo di
azione.
2
4.5
PRECAUZIONI SPECIALI PER L’IMPIEGO
Precauzioni speciali per l’impiego negli animali
La sicurezza del medicinale veterinario in caso di sovradosaggio non
è stata valutata nelle sp
                                
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