MEDOCARNITIN

Nazione: Italia

Lingua: italiano

Fonte: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco)

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Foglio illustrativo Foglio illustrativo (PIL)
10-07-2023
Scheda tecnica Scheda tecnica (SPC)
10-07-2023

Principio attivo:

Levocarnitina

Commercializzato da:

MEDOSAN INDUSTRIE BIOCHIMICHE RIUNITE S.R.L.

Codice ATC:

A16AA01

INN (Nome Internazionale):

Levocarnitine

Confezione:

10 FLAC.NI ORALI MONOD. 1 G

Classe:

N

Area terapeutica:

Levocarnitina

Dettagli prodotto:

028841029 - 10 FLAC.NI ORALI MONOD. 1 G - Revocato

Stato dell'autorizzazione:

Revocato

Foglio illustrativo

                                FOGLIO ILLUSTRATIVO
MEDOCARNITIN
LEVOCARNITINA
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
MEDOCARNITIN soluzione orale. Flaconcini da 10 ml/1g
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
A16AA01 Altri farmaci dell’apparato gastrointestinale e del
metabolismo (aminoacidi e derivati –
levocarnitina)
La carnitina è un costituente naturale delle cellule nelle quali
svolge un ruolo fondamentale nella produzione
e nel trasporto dell’energia.
La carnitina è, infatti, il fattore unico non vicariabile per la
penetrazione degli acidi grassi a lunga catena nel
mitocondrio ed il loro avvio alla beta-ossidazione ; controlla inoltre
il trasporto dell’energia prodotta dal
mitocondrio al citoplasma attraverso la modulazione dell’enzima
adenina-nucleotide-translocasi.
La più alta concentrazione tessutale di carnitina è nei muscoli
scheletrici e nel miocardio ; quest’ultimo,
sebbene sia capace di utilizzare vari substrati a fini energetici, si
serve normalmente degli acidi grassi.
Pertanto la carnitina svolge un ruolo essenziale nel metabolismo
cardiaco poiché l’ossidazione degli acidi
grassi è strettamente dipendente dalla presenza di quantità adeguata
della sostanza. Studi sperimentali hanno
dimostrato che in varie condizioni patologiche si verifica una
riduzione dei livelli tessutali di carnitina.
In clinica la L-carnitina si è dimostrata in particolare efficace nel
migliorare, in caso di cardiopatia
ischemica, la funzionalità ed il metabolismo del miocardio.
Nelle fasi acute dell’infarto del miocardio la L-carnitina ha
mostrato di diminuire l’incidenza delle aritmie e
di migliorare la prognosi in caso di shock cardiogeno.
E’ stato inoltre notato che pazienti uremici, sottoposti ad
emodialisi periodica, presentano bassi livelli
muscolari di carnitina unitamente ad una forte perdita di tale
sostanza col liquido di dialisi.
La somministrazione di L-carnitina in questi pazienti si rende
pertanto opportuna per il ristabilimento di
livelli normali della sostanza.
Insostituibile clinicamente ed ai fini prognostici si è dimostrato
l
                                
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Scheda tecnica

                                RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
MEDOCARNITIN
A16AA01
(levocarnitina)
DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE
MEDOCARNITIN
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
Flaconcino orale contenente 1 g di L-carnitina sale interno.
Eccipienti: acido malico, sodio benzoato, sodio saccarinato biidrato,
aroma arancio, acqua depurata
FORME FARMACEUTICHE:
flaconcini orali monodose.
PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE E TOSSICOLOGICHE ED ELEMENTI DI
FARMACOCINETICA:
la carnitina è un costituente naturale delle cellule nelle quali
svolge ruolo fondamentale nella utilizzazione
dei substrati lipidici. E’ infatti il fattore unico non vicariabile
per la penetrazione degli acidi grassi a lunga
catena nel mitocondrio ed il loro avvio alla beta-ossidazione;
controlla inoltre il trasporto dell’energia
prodotta dal mitocondrio al citoplasma attraverso la modulazione
dell’enzima adenina-nucleotide-translocasi.
La più alta concentrazione tessutale di carnitina è nei muscoli
scheletrici e nel miocardio; quest’ultimo,
sebbene sia capace di utilizzare vari substrati ai fini energetici, si
serve normalmente degli acidi grassi.
Pertanto la carnitina svolge un ruolo essenziale nel metabolismo
cardiaco perché l’ossidazione degli acidi
grassi è strettamente dipendente dalla presenza di quantità adeguata
della sostanza. Studi sperimentali hanno
dimostrato che in varie condizioni di stress, ischemia acuta,
miocardite difterica è dimostrabile un
abbassamento dei livelli tessutali miocardici di carnitina. Molti
modelli animali hanno confermato una
positiva attività della carnitina in varie alterazioni della funzione
cardiaca indotte artificialmente: ischemia
acuta e cronica, stati di scompenso cardiaco, insufficienza cardiaca
da miocardite difterica, cardiotossicità da
farmaci (propanolo, adriamicina). La L-carnitina viene assorbita a
livello intestinale e raggiunge il picco
ematico alla 3ª ora; buoni livelli ematici si mantengono per circa 9
ore. L’eliminazione avviene per via renale
in forma immodificata, per oltre l’8
                                
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